Massaggio d’amore in gravidanza: perché conoscerlo e praticarlo

Massaggio d’amore in gravidanza: perché conoscerlo e praticarlo

Lo spiega bene Isa Ligabue, in questo approfondito articolo, suddiviso nei tre trimestri di gravidanza!

PRIMO TRIMESTRE
Il primo trimestre di gravidanza è spesso vissuto in modo ambivalente; la vita della donna e la coppia
stessa è sommersa da molti interrogativi, le meravigliose possibilità si alternano alle difficoltà, si
rompe l’equilibrio affettivo e sociale acquisito e si vive un’avventura contrassegnata principalmente
dal cambiamento e dalla trasformazione.
Si trasforma il corpo della donna, il suo organismo si adatta fin dai primi giorni e la madre diventa più
sensibile, ricettiva e disponibile verso il figlio che si dispone ad accogliere facendogli spazio nel cuore
e nella mente, ma contemporaneamente possono emergere in questa fase anche crisi e conflitti,
difficoltà ad adattarsi al nuovo e di fare spazio al bimbo.
Queste situazioni che mandano in crisi la donna si ripercuotono anche sul compagno, che non
avvertendo la presenza del figlio in sé, fatica molto a comprendere.
Questo periodo di assestamento e ambivalenza può e dovrebbe essere superato con il dialogo, la
pazienza e l’amore: la vicinanza del padre alla madre e al bambino in arrivo, non solo con il pensiero
ma anche con il corpo, ha un importante effetto nutritivo, favorendo la vitalità e lo sviluppo
psicofisico e neurologico del feto, facendogli sperimentare fin da subito le sensazioni di fiducia,
protezione e unità.
L’importanza del massaggio d’amore nel primo trimestre di gravidanza è raccontata infine anche dal
dato oggettivo che gli esercizi presentati sono il doppio di quelli dei trimestri successivi.
“Chi ben inizia è a metà dell’opera”


“Gli organi sensoriali crescono secondo la loro programmazione, ma si sviluppano meglio e si
affinano maggiormente la loro formazione se ricevono dalla madre o attraverso di lei degli stimoli
che dinamizzano”
M.A. Bertin


Esercizi per la madre

  • Esercizio del massaggio respiratorio
  • “ di rilassamento
  • “ accettazione e accoglienza
  • “ della gioia
  • “ della perla
    Esercizi di coppia
  • Esercizio di sincronizzazione
  • “ di riscaldamento
  • “ del tocco d’amore
  • “ delle spirali
  • “ del massaggio tattile
  • “ del seme

    SECONDO TRIMESTRE
    Nel secondo trimestre di gravidanza la madre ritrova il suo equilibrio psicofisico essendosi ormai
    fisiologicamente adattata a questa nuova e “interessante” situazione: le nausee mattutine ed il
    vomito ormai sono scomparsi e il crescere del ventre con il figlio che dovrà nascere, diventa motivo
    di grande orgoglio e centro dell’attenzione. Il bambino biochimico, inconscio del primo trimestre
    lascia il posto ad un piccolo che si muove e comunica. Egli, infatti, può sentire i suoni dall’esterno
    della pancia e dimostra sensibilità al tatto, ma anche all’olfatto, al gusto e alla vista. La percezione
    dei primi movimenti, descritti come “battito d’ali di farfalla”, “carezze interne”, “esplosione di una
    bolla di sapone”, danno alla madre una sensazione di grande gioia, sorpresa, incredulità e profonda
    emozione.
    Si viene a creare un nuovo equilibrio, dunque, che si riflette anche sul rapporto con il padre che
    proprio a partire da questo tempo, può sentire in modo tangibile il figlio attraverso i movimenti. In
    questa fase il padre si apre alla diade madre-bambino, ricercando un suo ruolo che gli possa
    permettere di raggiungere il suo posto della triade madre–figlio-padre. Il padre, infatti, ha il
    gratificante ed importante compito di costituire una protezione ed un riferimento sicuro per la
    madre e il bambino.
    Esercizi per la coppia
  • Esercizio dell’ascolto
  • “ del colpetto
  • “ di massaggio tattile 2° trimestre
    Esercizi per la madre
  • Esercizio del gioco con la bolla d’acqua
  • “ delle coccole
  • “ della comunicazione spontanea
  • “ del contatto
    “…non è un vero e proprio massaggio quello che fate: l’importante è che venga fatto
    spontaneamente per esprimere liberamente sé stessi, la propria creatività ed il proprio amore.”
    G. Soldera


    TERZO TRIMESTRE
    In questo ultimo trimestre di gravidanza i genitori si relazionano con un bambino reale, essendo lui
    una realtà ormai tangibile e presente. Ora però sempre più con l’avvicinarsi del tempo del parto, il
    rapporto fino ad ora simbiotico tra madre e bambino, si modifica sempre di più verso un rapporto di
    alterità, accentuandosi le differenze tra loro e facilitare così il naturale distacco.
    In questo tempo è necessario quindi orientarsi verso la complementarità e la convergenza per
    diminuire al massimo i contrasti psicobiologici personali. La madre inizia a prepararsi interiormente
    alla separazione fisica. Il suo corpo diviene sempre più voluminoso ed il movimento lento, difficile e
    faticoso, la respirazione ostacolata ed il dormire scomodo: sono i segnali del fisiologico avvicinarsi
    del tempo del parto. La madre si ritira poco a poco sempre più in sé stessa pensando solo al
    momento in cui partorirà. Il desiderio di liberarsi quanto prima di questo stato può produrre ansia e
    irrequietezza, ma anche alimentare un senso di vuoto e di tristezza, se prevale la preoccupazione
    della separazione dal figlio.
    Ancora di più la vicinanza del padre in questo tempo è per lei di conforto, riferimento e protezione.
    Gli esercizi proposti sono di tipo avanzato, che portano grande soddisfazione, stupore e gioia quando
    si è raggiunta una certa libertà ed armonia nel rapporto all’interno della triade madre–figlio-padre,
    ma possono essere praticati con amore e felicità anche per la prima volta in vista del parto.
    Esercizi per la coppia
  • Esercizio del girotondo
  • “ del girotondo attivo
  • “ della posizione
    Esercizi in vista del parto proposti alla madre e alla coppia
  • Esercizio della rosa
  • “ della visualizzazione della nascita
  • “ del lasciare andare
    CONCLUSIONI
    La vita non ha inizio al momento della nascita, ma al momento del concepimento; pertanto, la
    relazione genitore figlio si realizza interiormente prima della nascita, sviluppandosi poi
    esteriormente dopo la nascita. Il bambino nella pancia partecipa a tutte le esperienze vissute dalla
    mamma durante la gravidanza attraverso messaggi psico neuro immuno endocrinologici e queste
    divengono bagaglio suo personale e importante premessa della sua vita e salute postnatale futura.
    In questo l’esperienza del padre si è dimostrata determinante nella formazione del figlio.
    Il bambino quindi per formarsi e per crescere nel migliore dei modi ha bisogno dell’amore e
    dell’affetto del riconoscimento e della presenza dei genitori, elementi che non possono essere
    sostituiti da nessun surrogato.
    Il tatto permette di ricevere amore e vita.