Ottobre rosa: autopalpazione e prevenzione del tumore al seno

Ottobre rosa: autopalpazione e prevenzione del tumore al seno

L’autopalpazione del seno è un esame di autovalutazione che consente di apprezzare precocemente qualsiasi cambiamento nell’aspetto e nella fisionomia delle mammelle. Questa semplice manovra può essere effettuata autonomamente da ogni donna e rappresenta il primo passo per la prevenzione del tumore al seno: infatti se eseguita CORRETTAMENTE E REGOLARMENTE, può ridurre notevolmente il rischio di una diagnosi di tumore al seno in stadio avanzato.

È, inoltre, il modo migliore per acquisire familiarità con il proprio seno e imparare a conoscerne l’aspetto normale: è buona norma quindi eseguirla almeno una volta al mese, 1 settimana dopo la fine delle mestruazioni o in qualsiasi momento in menopausa o in gravidanza, a partire dai 20 anni di età. Scegliere il momento più adatto è di fondamentale importanza: il seno, infatti, subisce dei cambiamenti in base ai livelli ormonali che possono incidere sulla sua struttura e invalidare l’autopalpazione.

L’autopalpazione è particolarmente raccomandata dopo i 20 anni di età, quando il rischio di tumore aumenta in modo sensibile.

L’autopalpazione del seno si articola in due azioni distinte, entrambe fondamentali per una corretta esecuzione:

  • Osservazione
  • Palpazione.

Osservazione

Per osservazione si intende la valutazione visiva del seno davanti a uno specchio. in un ambiente ben illuminato, sia frontalmente che lateralmente e deve essere effettuata in tre posizioni diverse:

  • Con le spalle rilassate e le braccia lungo i fianchi
  • Con le braccia sollevate sopra la testa
  • Con i palmi delle mani uniti davanti alla fronte per indurre la contrazione dei muscoli pettorali.

Anche se le mammelle non sono perfettamente uguali, di solito sono simmetriche e hanno un profilo regolare. Qualsiasi alterazione della loro simmetria deve essere considerata con attenzione. L’osservazione permette di cogliere la presenza di irregolarità del seno come i cambiamenti di forma, colore e consistenza, per esempio:

  • Aumento di volume
  • Screpolatura del capezzolo
  • Ulcerazioni o rossore della cute
  • Presenza di fossette
  • Pelle a buccia d’arancia.

Palpazione

La palpazione del seno consiste, come suggerisce il termine stesso, nell’esame tattile della mammella e si articola in due fasi: la palpazione del seno vera e propria e l’esame del capezzolo.

Per eseguire una corretta palpazione è necessario:

  • Piegare il braccio del seno che si vuole esaminare, tenendo una mano dietro la nuca e il gomito puntato lateralmente
  • Palpare la mammella con i polpastrelli di indice medio e anulare uniti
  • Compiere piccoli movimenti circolari su ogni quadrante della mammella, aumentando gradualmente la pressione
  • Compiere con la mano dei movimenti dall’alto verso il basso
  • Compiere movimenti che vanno dai capezzoli verso l’esterno, tracciando una sorta di stella
  • Esaminare il cavo ascellare e la zona vicina allo sterno.

I movimenti circolari delle dita permettono di rilevare eventuali noduli e indurimenti del tessuto mammario. È importante ricordare che la fase di palpazione deve essere eseguita sia in posizione eretta che in posizione supina, meglio dopo una doccia calda.

La palpazione si conclude con l’esame del capezzolo. L’esame consiste nel premere con delicatezza il capezzolo tra indice e pollice per verificare possibili fuoriuscite di liquido ed eventualmente controllare il colore della secrezione.

È importante prestare attenzione a determinati segni e rivolgersi al proprio medico, se, durante l’autoesame, si riscontrano:

  • Un nodulo al seno o sotto l’ascella
  • Un indurimento sotto la pelle
  • Deformazioni del capezzolo, come la retroflessione (capezzolo ombelicato)
  • Eczemi (eruzioni cutanee) della mammella.
  • Secrezioni dal capezzolo

In tutti questi casi è importante sottoporsi a una visita senologica e, se necessario, procedere con eventuali esami strumentali, perché l’autopalpazione del seno non sostituisce in alcun modo le normali visite di controllo, a cui è necessario sottoporsi periodicamente dopo i 20 anni d’età, come l’ecografia mammaria (consigliata dopo i 30 anni) e  la mammografia (consigliata dopo i 40 anni).

Solo attraverso questi esami strumentali è possibile rilevare con sicurezza la presenza e accertare la natura delle lesioni che interessano il tessuto mammario. Ricordiamoci che una prevenzione efficace dei tumori alla mammella prevede uno stile di vita sano e l’eliminazione quei fattori di rischio che possono essere modificati, come:

  • Il fumo di sigaretta
  • L’abuso di alcool
  • Una vita sedentaria
  • Una dieta povera di frutta e verdura
  • Il sovrappeso e l’obesità
  • La terapia ormonale in menopausa in assenza di indicazioni
  • La pillola contraccettiva ormonale in assenza di indicazioni

Isa Ligabue e Alessia Bonilauri di Oltreleostetriche sono disponibili ad insegnare l’autopalpazione del seno.

Dottoressa Alessia Bonilauri, Ostetrica
Dottoressa Isa Ligabue, Ostetrica